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L’importanza dell’idratazione

Non tutti conoscono l’importanza di una giusta idratazione della pelle, mentre è determinante per una pelle dall’aspetto sano, compatta e luminosa.

L’organo più esteso del nostro corpo è la pelle che è costituita da tre strati:

  • epidermide,
  • derma
  • ipoderma
L’epidermide è a sua volta costituita da sei strati di cui il più superficiale è lo strato corneo, che viene a contatto con l’ambiente esterno ed ha un continuo ricambio cellulare, per cui è costituito da cellule morte che vengono sostituite da nuove.
Lo strato corneo è una barriera vera e propria che fa da protezione contro gli agenti esterni.
  • l’epidermide è costituita da circa un 15% di acqua;
  • il derma che ha un contenuto del 70% di acqua;
  • l’ipoderma (tessuto adiposo sottocutaneo) costituito principalmente di cellule di grasso, i lipociti, con azione isolante.
Per mantenere l’equilibrio fra perdita di liquidi e introduzione di acqua, il corpo mette in atto un’azione di difesa utilizzando una miscela di sostanze fra cui aminoacidi, acido lattico, urea e tante altre che hanno capacità di assorbire l’acqua sia dall’atmosfera circostante che dai prodotti utilizzati sulla pelle (creme, sieri, maschere, prodotti per la detersione).
Per questi motivi è molto importante la scelta di prodotti non aggressivi che non causino l’alterazione del pH con la conseguente disidratazione cutanea, screpolatura e invecchiamento precoce della pelle.
L’idratazione va inoltre curata sotto più aspetti come per esempio che l’assunzione delle giuste quantità di liquidi durante la giornata, un’alimentazione corretta ricca di frutta e verdura e l’utilizzo di prodotti detergenti e cosmetici di qualità.
Alcune categorie di prodotti che aiutano a mantenere idratata la pelle sono: gli idratanti, gli antidisidratanti, gli emollienti.
  • gli idratanti sono in grado di fissare l’acqua nell’epidermide;
  • gli antidisidratanti, creano una barriera che fa in modo che la pelle non perda liquidi attraverso l’evaporazione;
  • gli emollienti, addolciscono ed ammorbidiscono la pelle.

Per evitare di avere una pelle disidratata bisogna inoltre modificare alcune cattive abitudini come per esempio:

  • l’esposizione solare eccessiva e senza un giusto filtro di protezione;
  • l’utilizzo di prodotti aggressivi che irritano la pelle ed alterano il pH;
  • evitare di andare a letto senza aver deterso la pelle con prodotti semplici e delicati.

Parliamo ora di alcune sostanze funzionali necessarie per una corretta idratazione:

Acido Ialuronico

L’Acido Ialuronico è in grado di trattenere notevoli quantità d’acqua, fra tutte le sostanze cosmetiche, ha il più elevato potere idratante.

L’acqua si trova soprattutto nel derma e negli interstizi fra una cellula e un’altra; una volta raggiunta la superficie epidermica, evapora lentamente in modo che la sua percentuale nei tessuti si mantenga costante.

Ma le condizioni climatiche esterne e i radicali liberi iniziano inesorabilmente la loro opera distruttiva; le cellule dello strato corneo perdono elasticità e si desquamano.

Ecco a questo punto l’importanza di utilizzare prodotti che oltre a fattori altamente idratanti, contengano sostanze in grado di impedire un’eccessiva evaporazione rafforzando così il mantello idrolipidico.

Il costante utilizzo aiuta a mantenere le proprietà biologiche della cute, proteggendola dalla formazione di rughe e dalla perdita di elasticità e turgore.

Peelmoist (Papain, Urea, Serine, Alanine, Proline)

Contiene papaina, ioni e amminoacidi dell’NMF. È un film molecolare studiato per ottenere un rilascio ottimale della papaina, mantenendo la funzione da barriera dell’epidermide.

La papaina è un enzima proteolitico: mentre stimola l’esfoliazione rompendo – enzimaticamente – il legame tra i corneociti ne favorisce la rimozione, con il risultato di una pelle più morbida e liscia.

Gli amminoacidi dell’NMF (fattore costituente il film idrolipidico cutaneo) donano un’idratazione immediata e durevole.

NMF

L’importanza dell’N.M.F. è stata a lungo misconosciuta o sottovalutata, ma la presenza di questa miscela è di fondamentale importanza in quanto, mantenendo nello strato corneo il giusto tasso di umidità, impedisce una eccessiva disidratazione delle lamelle cheratiniche e consente quindi di conservare integra, elastica e flessibile la superficie epidermica.

Glicosamminoglicani

Costituiscono la porzione amorfa o sostanza fondamentale del tessuto connettivo, la cui funzione consiste nel regolare la quantità di acqua presente nella cute ed ha funzione di sostegno contribuendo al mantenimento del trofismo, dell’idratazione e dell’elasticità.

La sostanza fondamentale è quindi responsabile del turgore del derma e della sua resistenza ed elasticità in seguito alla compressione.

Essendo composti idrofili, i Glycosaminoglycans possono legarsi molto facilmente con molecole d’acqua, fino a 1000 volte il loro volume.

Prodotti consigliati:

HYDRATING CREAM H24

HYDRATING MASK H24

EXTREME FACIAL OXYGEN REGENERATOR

 

Acido Mandelico

Acido Mandelico

Acido Mandelico, a cosa serve?

 

L’acido mandelico cos’è?

L’Acido Mandelico è un AHA, cioè un alfa idrossi acido, che si ricava dalla mandorla amara.

Ha messo piede nella cosmesi da una cinquantina di anni, suscitando immediatamente l’attenzione di moltissimi ricercatori; tant’è che, ancora oggi, costituisce un prestigioso ingrediente cosmetico utilizzato per schiarire ed esfoliare la pelle e non solo…

Sono molteplici le ragioni per cui valga la pena di utilizzarlo.

Acido mandelico: benessere e cura della pelle

In ambito cosmetico, viene utilizzato per la cura, il benessere e la bellezza della pelle.

Entrando più nel dettaglio, questo fantastico acido viene considerato una base appropriata per diversi inestetismi della pelle: per il trattamento delle rughe, dell’acne (non solo negli adolescenti, ma anche nei soggetti di età adulta) e delle macchie cutanee.

Tra i tanti pregi che lo caratterizzano, va considerata senza dubbio la possibilità di usarlo su qualunque tipo di pelle: a differenza, dall’acido glicolico che può essere utilizzato solo su carnagioni chiare, quindi anche chi ha la pelle scura può adoperarlo.

Viene anche chiamato “il peeling dell’estate” in quanto non è fotosensibile e può essere tranquillamente utilizzato tutto l’anno.

In quali casi si consiglia di utilizzare l’acido mandelico?

L’acido mandelico, assicura risultati significativi per il trattamento dell’acne: è in grado, di migliorare l’acne papulare, la pustolosa comedonica e la pustolosa infiammatoria e i primi risultati, sono già visibili dopo pochi giorni dall’inizio del trattamento, ha inoltre una azione antibiotica naturale, e quindi si differenzia rispetto agli altri acidi alfa idrossi. Questo acido, non si limita ad esercitare un’azione antibatterica, ma agisce direttamente sulla pelle anche rompendo i legami tra le cellule danneggiate: incrementando così il livello di ricrescita cellulare.

Per quel che riguarda le rughe, le linee sottili che solcano la fronte, il resto del viso e il collo, migliora la trama della pelle in modo evidente già in pochi giorni. La presenza di cellule della pelle danneggiate, è uno dei primi motivi della comparsa di rughe, ecco perché è importante rimuoverle costantemente: si otterrà così una pelle più liscia, più luminosa e più compatta, ma soprattutto più omogenea.

Per quanto riguarda l’iperpigmentazione,   se viene utilizzato costantemente, permette di ottenere notevoli miglioramenti anche in caso di lentiggini e in caso di cloasma e melasma.

Riassumendo, si utilizza l’acido mandelico per:

  • Trattamento dell’acne volgare, indicazione per eccellenza dell’acido mandelico (grazie alle sue proprietà antibatteriche)
  • Trattamento dei comedoni (gli inestetici punti neri);
  • Trattamento delle discromie cutanee (macchie sulla pelle) legate al photo-aging;
  • Trattamento delle lentiggini, del cloasma e melasma;
  • Trattamento ricompattante della pelle;
  • Trattamento detossinante della pelle;
  • Trattamento antirughe;
  • Trattamento alternativo contro la rosacea (migliora visibilmente i segni);
  • Trattamento pre e post laser-terapia, in quanto lenisce l’irritazione della pelle.

Perché scegliere l’acido mandelico?

Sono molteplici le ragioni che inducono a consigliare l’utilizzo dell’acido mandelico, ad esempio la sua struttura molecolare, che è maggiore rispetto a quella dell’acido glicolico, questa caratteristica fa in modo che la pelle lo tolleri molto più facilmente.

Quindi, l’acido mandelico è più forte rispetto all’acido glicolico ma irrita in modo molto minore.

Inoltre si caratterizza per le sue qualità antibatteriche grazie alle quali i batteri da cui dipende la comparsa di acne possono essere combattuti e rimossi.

In conclusione, è meglio scegliere un trattamento poco aggressivo ripetuto nel tempo che un trattamento molto aggressivo eseguito una volta sola: quest’ultimo, infatti, potrebbe compromettere il benessere della pelle, cosa che non avviene con un utilizzo costante del prezioso acido mandelico.

Uras Cosmetics, ha prodotto una maschera all’acido mandelico, Skin Life Extension Mask,  da utilizzare una/due volte a settimana a casa e una soluzione al 40% solo ad uso professionale.

pelle grassa o impura

Pelle grassa o impura, cosa fare e cosa non fare

La pelle grassa che cos’è?

Si definisce grassa o impura una pelle dall’aspetto untuoso e lucido, e dal colorito spento.
Toccandola appare ruvida e oleosa dalla trama irregolare a causa dalla presenza dei pori dilatati e dalle lesioni acneiche e/o da vecchie cicatrici lasciate dall’acne.
Questo inestetismo è maggiormente diffuso tra gli adolescenti, che talvolta può protrarsi anche in età adulta.

Come facciamo a riconoscere una pelle grassa o impura?

Alcune persone sono convinte di avere una pelle grassa o impura ma a volte in realtà, non è così.
Un modo molto semplice e attuabile da tutti per capire se la pelle è grassa consiste nell’applicare premendo leggermente una velina pulita, per qualche secondo sul viso, in un’area in cui le ghiandole sebacee sono più numerose.
Se dopo averla rimossa presenta delle tracce untuose si può effettivamente dire di avere una pelle grassa.
Molto importante in questo test è che la pelle grassa deve interessare l’intero volto mentre se lo è solo in determinate aree del volto (fronte, naso e mento) la cosiddetta “zona T” e le restanti aree (guance, zigomi, ecc.) sono particolarmente secche, parliamo di pelle mista.
All’origine della pelle grassa troviamo una maggiore funzionalità delle ghiandole sebacee che si trovano nella parte più profonda del derma: ed è proprio l’eccesso di sebo concentrato negli strati superficiali dell’epidermide a dare alla pelle quell’aspetto untuoso.
Questa condizione, può notevolmente peggiorare quando si segue un’alimentazione sbagliata o si utilizzano detergenti o prodotti cosmetici non adatti al proprio tipo di pelle.

Come trattare una pelle grassa o impura?

  • Detergere la pelle in maniera delicata: la pelle grassa deve sempre essere accuratamente detersa ed è necessario utilizzare solo ed esclusivamente detergenti delicati, in modo tale da non aggredirla o irritarla inutilmente, poiché così facendo si otterrebbero risultati controproducenti.
  • Allontanare i batteri: se la pelle, oltre ad essere grassa, tende all’acne, si consiglia di utilizzare prodotti sebo equilibranti dotati anche di attività battericida.
  • Esfoliare periodicamente la pelle: in presenza di pelle asfittica o particolarmente grassa, una volta a settimana, si consiglia di esfoliare la pelle con lo scrub (esfoliazione meccanica), con un peeling chimico o una maschera all’acido mandelico. (esfoliazione enzimatica),
  • in modo tale da levigarla conferendole compattezza e luminosità. Gli esfolianti, servono inoltre a promuovere il turn-over cellulare, oltre che a stimola la sintesi di collagene ed elastina nel derma. Dopo la detersione con il latte detergente, si consiglia di utilizzare l’Acqua Micellare con un batuffolo di cotone passandolo delicatamente su tutto il viso, specialmente nelle zone dove i pori sono più dilatati. Molto importante, anche l’Acqua Micellare va risciacquata con acqua preferibilmente fredda che ha un’azione astringente su i pori dilatati.
  • Purificare e normalizzare la produzione di sebo: viste le caratteristiche della pelle grassa e la tendenza a manifestare punti neri ed acne, il ricorso a trattamenti dall’azione dermopurificante e sebo normalizzante è determinante. A tale scopo, risultano molto efficaci le maschere fango composte da un pool di estratti dall’azione dermopurificante e sebo correttrice che, accelerando i processi di eliminazione delle impurità della pelle, contribuiscono a mantenere il giusto grado di acidità al mantello epicutaneo, in sinergia con l’olio di bardana (regolatore delle ghiandole sebacee) e l’olio di propoli (detossinante e antibatterico), eliminando così l’inestetico l’effetto lucido.
  • Scegliere i prodotti giusti: è determinante la scelta dei prodotti cosmetici. Un siero e una crema per pelli grasse devono contrastare l’iperproduzione di sebo, idratare in profondità, combattere la proliferazione batterica e favorire la chiusura dei pori ma mai seccare la pelle.
  • Proteggere la pelle dal sole. Prima di esporsi al sole, si raccomanda sempre di applicare la protezione solare. La cute, infatti, reagisce alle radiazioni UV aumentando il proprio spessore, facilitando così la formazione dei comedoni (punti neri) e dei foruncoli.
protezione solare

Protezione Solare – come abbronzarsi bene e coscienziosamente

Tutto quello che bisogna sapere prima di abbronzarsi

 

Prima di esporci al sole, sia al mare che in montagna dovremmo tutti conoscere alcune cose sui danni che possono causare i raggi solari e su quanto sia importante utilizzare la giusta protezione solare.

L’esporsi al sole senza protezione solare, può far incorrere in diversi rischi, purtroppo alcuni anche molto gravi.
  1. Scottature ed eritemi solari: se ci esponiamo al sole per diverse ore senza applicare la protezione solare, potremo scottarci e nel peggiore dei casi ustionarci. Inoltre, con la comparsa di bollicine ed eritemi solari, l’abbronzatura non sarà omogenea.
  2. Invecchiamento della pelle: il troppo sole e preso in modo sbagliato, causa l’invecchiamento precoce della pelle con la conseguente comparsa di rughe.
  3. Macchie solari: un’altra conseguenza dell’esposizione al sole senza la protezione, è la comparsa delle macchie solari sul viso e sul corpo, possono essere di piccole o grandi dimensioni, e spesso sono difficilissime da togliere.
  4. Tumori della pelle: una prolungata esposizione solare, senza una adeguata protezione, può portare alla formazione di tumori della pelle, quindi è molto importante, oltre ad usare le protezioni appropriate, non esporsi mai al sole nelle ore più calde. Evitare quindi le ore che vanno dalle 12 alle 16.

Cosa fare per abbronzarsi senza scottarsi?

  • I soggetti con pelle chiara (soprattutto le persone con lentiggini e capelli biondi o rossi) devono essere particolarmente diligenti nell’applicare la protezione solare.
  • Evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde del giorno, dalle 11 alle 16, quando l’intensità del sole è più elevata e i raggi solari più dannosi.
  • Tenere sempre in considerazione la presenza di eventuali superfici riflettenti, come ad esempio sabbia, neve, ghiaccio e acqua che possono riflettere fino all’80% dei raggi UV, intensificando l’esposizione (radiazione riflessa).
  • Applicare sempre la protezione anche prima di svolgere attività all’aria aperta, indipendentemente dall’esposizione diretta e consapevole alla luce solare, soprattutto per lunghi periodi di tempo (4 o più ore di esposizione al sole), in questi casi scegliere una protezione solare che offra un fattore di protezione solare (SPF) pari o superiore a 30.

Come si utilizza la crema solare?

Prima di utilizzare la crema solare, agitare sempre bene la confezione e distribuirla generosamente su tutta la pelle esposta.
La quantità giusta da utilizzare per la copertura di tutto il corpo (in un adulto) è indicativamente, circa 35 ml (per ogni applicazione).
Applicare uno strato troppo sottile di prodotto potrebbe ridurre la capacità del filtro solare di assorbire o riflettere la luce UV.
Bisogna sempre prestare particolare attenzione alle zone più sensibili come ad esempio il naso, le orecchie e i piedi.
Si dovrebbe applicare la protezione solare su pelle asciutta 30 minuti prima dell’esposizione ai raggi solari e bisognerebbe riapplicarla ogni 2 ore.


Vero o falso:

Fare lo scrub toglie l’abbronzatura?

Purtroppo è una credenza ancora molto diffusa che lo scrub tolga l’abbronzatura.
Non c’è nulla di più falso, è l’esatto opposto!
L’abbronzatura, con il tempo, tende a sbiadire e ad ingrigire, la pelle si squama e l’effetto sano che si è ottenuto subito dopo l’esposizione al sole scompare nel giro di pochi giorni.
Lo scrub corpo diventa quindi indispensabile per mantenere un colorito sempre luminoso e soprattutto avere un’abbronzatura duratura nel tempo.
Lo scrub regala una pelle morbida, poiché aiuta ad eliminare le cellule morte che fanno apparire la pelle screpolata e ingrigita e opaca.
Si consiglia di farlo due/tre volte a settimana, il più indicato è il Talasso Scrub, si tratta di uno scrub particolare, che utilizza zucchero di canna, sali marini e un mix di oli essenziali con l’effetto di eliminare le scorie e la pelle morta dal nostro corpo e al tempo stesso proteggerla e idratarla in profondità.


E’ necessario idratare la pelle tutti i giorni dopo l’esposizione solare?

Idratare la pelle dopo l’esposizione solare è determinante!
Se da una parte la nostra carnagione ha sicuramente un colorito più sano e abbronzato, dall’altra, l’eccessiva esposizione al sole può avere seccato la pelle e contribuito a disidratarla.
Esporsi continuamente ed eccessivamente al sole, senza le giuste precauzioni, lascia indubbiamente dei segni indelebili sulla nostra pelle. Questo fenomeno si chiama “foto-aging”, cioè quel processo biologico che invecchia la cute a causa dei raggi solari.


Cosa fare per ridonare elasticità?

Il primo rimedio efficace è bere tantissimo.
La pelle infatti ha bisogno di acqua per essere idratata, è per questo che è sempre bene ricordarsi di bere molta acqua).
E’ preferibile scegliere una dieta pensata con le cosiddette proprietà antiossidanti: Vitamine A, C, E oltre alcuni minerali come lo zinco (cereali, legumi, frutta oleosa, carne, pesce, carote, sedano e spinaci) e il selenio (aglio, broccoli, cavolo, cetrioli, cereali, cipolle, funghi, tuorlo d’uovo, pesce, formaggi stagionati, carne).
Dopo ogni esposizione al sole si consiglia fare una doccia o un bagno caldo: il calore dell’acqua dilata i pori e permette alla pelle di riacquisire l’ossigeno di cui necessita.
Dopo la doccia poi, è fondamentale applicare sul corpo una crema altamente idratante e lenitiva o dell’olio di argan puro (ricordarsi di applicare l’olio di argan sempre solo su pelle umida).
Per quanto riguarda il viso, ricordatevi sempre di applicare sempre delle creme e dei sieri ultra idratanti e antiage.

L’ideale sarebbe, dopo l’esposizione al sole e dopo la doccia applicare una maschera idratante e lenitiva all’acido ialuronico, così otterrete una pelle perfettamente abbronzata, luminosa e idratata.